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Maratea descritta da Lorenzo Giustiniani

Il Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani è un testo molto noto tra gli studiosi di storia meridionale. Contiene la descrizione minuziosa di pressoché tutti i centri abitati del Regno di Napoli: tra questi anche Maratea e i suoi villaggi. In questo articolo, scopriamo cosa fu scritto a proposito della nostra Città.

Com’era fatto il Teatro San Biagio?

Lo scorso sabato ho avuto modo di presentare l’articolo Storia del teatro comunale “San Biagio” di Maratea pubblicato nel quinto volume della rivista Basiliskòs. Oltre a ringraziare l’editore che ha voluto il mio contributo, l’amministrazione comunale che ha appoggiato la presentazione e tutte le persone intervenute, questo articolo vuole rispondere alla curiosità che più è emersa. Ma come era fatto l’antico teatro di Maratea?

Una storia del teatro “S. Biagio” di Maratea

Il prossimo sabato 3 giugno, sarà presentato anche a Maratea il quinto volume della rivista Basiliskòs. La rivista è curata dal prof. Carmine Cassino per l’Istituto di Studi Storici per la Basilicata Meridionale ed edita da Epigrafema. In questo volume ci sarà anche una “Storia del teatro comunale ‘S. Biagio’ di Maratea”.

Perché noi marateoti amiamo S. Biagio?

Gian Carlo Marchesini, è un amico della nostra Maratea. Ha scritto diversi libri a lei dedicati. Negli scorsi giorni ha pubblicato un pensiero sul sito dell’amico Biagio Calderano, tra le cui righe formula una domanda che si può riassumere con il titolo di questo articolo.
Il moto istintivo è stato provato a dare, prima di tutto a me stesso, una risposta.

Perché il giovedì di S. Biagio a Capo Casale ci piace così tanto?

Il giovedì della festa della traslazione delle reliquie di S. Biagio di Sebaste a Maratea è il giorno in cui tutti ci diamo appuntamento a Capo Casale. Qui, all’ingresso del Borgo (ora centro storico) di Maratea, il simulacro del santo viene spogliato del panno rosso e portato in trionfo in paese.
È momento molto accorsato della festa, forse quello  più sentito. Ma perché ci piace così tanto?

Storia di una vita spericolata: le peripezie della statua di S. Biagio a Maratea

La statua a mezzo busto del santo patrono di Maratea ha vissuto una vita a dir poco spericolata. È stata cesellata in argento a partire dal 1700, poi costruita integralmente nel 1706, coperta da un panno rosso nelle processioni dal 1781, cadde in mare nel 1806 e per due volte fu nelle mire di ladri (1873 e 1976). In questo articolo parliamo di questa vita di peripezie: questa è la storia della statua di S. Biagio di Maratea.

Perché si dice “S. Biagio va per la Terra”?

Al tramonto di oggi, a Maratea Castello ci sarà la processione del simulacro di S. Biagio. È la prima delle quattro processioni della tradizionale festa che commemora l’arrivo delle reliquie del santo armeno nella nostra Città. Questa processione è detta da molto tempo S. Biagio va per la Terra. Ma che vuol dire?

Il 3 maggio di 328 anni nasceva la festa di S. Biagio

Era il 3 maggio 1695. Il sindaco e gli eletti di Maratea, riuniti nel santuario, chiesero e ottennero il permesso per una radicale riforma dell’antica festa di maggio in onore del patrono della Città. Questa, in breve, la storia di ciò che accadde esattamente 328 anni fa.