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Archivio Annuale: 2023

Una breve storia di Maratea Castello

Già da qualche settimana, i turisti d’ogni parte d’Italia e d’Oltralpe gironzolano per la nostra Città. Soprattutto da coloro che sono giunti a Maratea per la prima volta, la domanda che più spesso si sente fare è: ma cosa sono quei ruderi tra il Cristo e il santuario?
Ecco l’occasione per illustrare brevemente la storia di quella che fu la prima Maratea.

Quanto è antica la festa del Porto?

Questa domenica si concluderà la festa di S. Maria di Porto Salvo, protettrice della frazione Porto di Maratea. A questa invocazione è intitolata anche la principale chiesa del Porto. Sempre domenica ci sarà la tradizionale processione sul mare. Ma quanto è antica questa tradizione?

Maratea descritta da Lorenzo Giustiniani

Il Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani è un testo molto noto tra gli studiosi di storia meridionale. Contiene la descrizione minuziosa di pressoché tutti i centri abitati del Regno di Napoli: tra questi anche Maratea e i suoi villaggi. In questo articolo, scopriamo cosa fu scritto a proposito della nostra Città.

Com’era fatto il Teatro San Biagio?

Lo scorso sabato ho avuto modo di presentare l’articolo Storia del teatro comunale “San Biagio” di Maratea pubblicato nel quinto volume della rivista Basiliskòs. Oltre a ringraziare l’editore che ha voluto il mio contributo, l’amministrazione comunale che ha appoggiato la presentazione e tutte le persone intervenute, questo articolo vuole rispondere alla curiosità che più è emersa. Ma come era fatto l’antico teatro di Maratea?

Una storia del teatro “S. Biagio” di Maratea

Il prossimo sabato 3 giugno, sarà presentato anche a Maratea il quinto volume della rivista Basiliskòs. La rivista è curata dal prof. Carmine Cassino per l’Istituto di Studi Storici per la Basilicata Meridionale ed edita da Epigrafema. In questo volume ci sarà anche una “Storia del teatro comunale ‘S. Biagio’ di Maratea”.

Perché noi marateoti amiamo S. Biagio?

Gian Carlo Marchesini, è un amico della nostra Maratea. Ha scritto diversi libri a lei dedicati. Negli scorsi giorni ha pubblicato un pensiero sul sito dell’amico Biagio Calderano, tra le cui righe formula una domanda che si può riassumere con il titolo di questo articolo.
Il moto istintivo è stato provato a dare, prima di tutto a me stesso, una risposta.

Perché il giovedì di S. Biagio a Capo Casale ci piace così tanto?

Il giovedì della festa della traslazione delle reliquie di S. Biagio di Sebaste a Maratea è il giorno in cui tutti ci diamo appuntamento a Capo Casale. Qui, all’ingresso del Borgo (ora centro storico) di Maratea, il simulacro del santo viene spogliato del panno rosso e portato in trionfo in paese.
È momento molto accorsato della festa, forse quello  più sentito. Ma perché ci piace così tanto?

Storia di una vita spericolata: le peripezie della statua di S. Biagio a Maratea

La statua a mezzo busto del santo patrono di Maratea ha vissuto una vita a dir poco spericolata. È stata cesellata in argento a partire dal 1700, poi costruita integralmente nel 1706, coperta da un panno rosso nelle processioni dal 1781, cadde in mare nel 1806 e per due volte fu nelle mire di ladri (1873 e 1976). In questo articolo parliamo di questa vita di peripezie: questa è la storia della statua di S. Biagio di Maratea.