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Naspi 2015: beneficiari, requisiti e durata. Ecco la guida per i lavoratori stagionali di Maratea

Il CDM del 20 febbraio ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sulla Naspi. Ecco beneficiari, esclusi, durata, requisiti, importo e modalità di calcolo della nuova assicurazione sociale per l’impiego.

Mancano ormai pochi giorni al 1°maggio 2015, giorno in cui partirà la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione che il Governo ha destinato a coloro che hanno perso involontariamente il lavoro.

A stabilire il meccanismo di funzionamento del sussidio è il decreto legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 febbraio.

La nuova indennità di disoccupazione, dunque, verrà erogata a favore di tutti quei lavoratori che sfortunatamente hanno perso il lavoro, e purtroppo giorno dopo giorno sono sempre di più. Quindi, addio ai vecchi sussidi Aspi e Mini Aspi, a partire dal mese di maggio 2015, entrerà in vigore il nuovo sussidio.

La durata del nuovo ammortizzatore sociale sarà rapportata alla contribuzione del lavoratore e si protrarrà per un massimo di 24 mesi, per coloro che hanno lavorato negli ultimi quattro anni. Di seguito si spiegano modalità di calcolo, requisiti e durata.

Quali sono i requisiti per fare domanda?

I destinatari Naspi sono i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Inoltre per fare domanda per la Naspi è necessario che i lavoratori presentino i seguenti requisiti:

– siano in stato di disoccupazione,

– possano far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione;

– e infine, trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi precedenti.

L’indennità Naspi interessa anche i lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il Dlgs del 4 marzo precisa che sono esclusi i lavoratori a tempo indeterminato dalla pubblica amministrazione e gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato. E infine, informa che l’erogazione della Naspi è subordinata alla ricerca attiva da parte del disoccupato di un nuovo lavoro o alla partecipazione a percorsi di riqualificazione professionale.

Come si calcola la Naspi?

La Naspi si calcola sulla base della retribuzione imponibile ai fini previdenziali dei quattro anni precedenti alla disoccupazione divisa per il numero di settimane di contribuzione e infine, moltiplicata per il coefficiente 4,33.

La Naspi sarà erogata in due diverse misure:

– nel caso in cui la retribuzione mensile del destinatario sia pari o inferiore all’importo di 1.195 euro, l’indennità sarà pari al 75% della retribuzione mensile;

– nel caso in cui la retribuzione mensile sia superiore al tetto fissato, l’indennità sarà pari al 75% della retribuzione più il 25% della differenza tra la retribuzione mensile e i 1.195 euro.

In ogni caso, il limite massimo per l’indennità mensile Naspi, per l’anno 2015, è stato fissato a 1.300 euro. Il decreto di marzo 2015 infine, prevede che l’indennità Naspi sia riduca del 3% mensile a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

Quanto dura?

L’indennità di disoccupazione è erogata a scadenza mensile per un massimo di due anni. La durata della Naspi si calcola nella metà delle settimane di contribuzione maturate negli ultimi quattro anni. Per questo calcolo non sono considerati i periodi di lavoro e contribuzione grazie ai quali il lavoratore ha già usufruito di Aspi e mini-Aspi. A partire dal primo gennaio 2017, la Naspi sarà erogata per un massimo di 78 settimane.

Come si richiede?

I lavoratori interessati all’indennità Naspi devono presentare domanda telematica all’Inps ento 68 giorni dal termine del rapporto di lavoro. Il disoccupato che percepisce la Naspi ne perde il diritto nel caso in cui trovi un nuovo lavoro subordinato con reddito annuale superiore al reddito minimo. Nel caso in cui il reddito del nuovo lavoro sia inferiore al reddito minimo il lavoratore mantiere il diritto alla Naspi a patto che comunichi all’Inps la nuova occupazione.

Inoltre il lavoratore può chiedere l’erogazione dell’intera Naspi in anticipo e in un’unica soluzione come incentivo all’avvio di una nuova impresa o attività autonoma.

Se lo stato di disoccupazione persiste?

I lavoratori che hanno esaurito la Naspi entro il 31 dicembre 2015 potranno accedere ad un nuovo ammortizzatore sociale attraverso regole e modalità che saranno stabilite con un Dpcm da approvare entro i primi di Giugno. E’ quanto prevede l’articolo 16 del Dlgs 22/15 di riordino degli ammortizzatori sociali.

Arriva dunque un’ulteriore tutela per il sostegno al reddito per coloro che alla scadenza della Naspi sono ancora privi di occupazione e si trovano in una condizione economica di bisogno. In particolare, nel primo anno di applicazione, potranno fruire prioritariamente dell’Asdi i lavoratori appartenenti a nuclei familiari con minorenni e quelli in età prossima al pensionamento.

L’assegno è erogato mensilmente per una durata massima di sei mesi ed è pari al 75 per cento dell’ultima indennità NASpI percepita, e, comunque, in misura non superiore all’ammontare dell’assegno sociale (circa 450 euro al mese per il 2015). Il suo ammontare però potrà essere incrementato per gli eventuali carichi familiari del lavoratore.

In pratica potranno accedere all’asdi solo i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro dal 1° maggio in poi e terminano la fruizione della Naspi entro il dicembre di quest’anno. Costoro, se avranno un reddito sotto una determinata soglia (ancora da stabilire), potranno presentare domanda all’Inps per un sostegno ulteriore di 6 mesi; nell’evasione della domanda l’Inps terrà prioritariamente conto della vicinanza dell’età pensionabile e/o della presenza di minori.