Mistificazione, parte I.
foto tratta da https://www.facebook.com/o.Briganti.o/
Di tanto in tanto può capitare di imbattersi in foto angosciose, rigorosamente in bianco e nero, che pubblicano alcune pagine del sito Facebook, e in particolare la nota Briganti, quali prove delle terribili violenze commesse durante il Risorgimento ai danni delle popolazioni del Mezzogiorno.
Rientrano queste nel “revisionismo storico” – che poco ha di revisionismo e ancora meno di storico – promosso, principalmente, quale provocazione contro le politiche dello Stato nel confronti del Sud.
Ultimamente mi è capito di imbattermi nella foto presente all’inizio dell’articolo, che, in verità, circola già da molto tempo:
All’immagine straziante si contrappone l’emozionante spot auto-pubblicitario della pagina, assurta ora a estrema difensore degli oltraggi subiti (dicono) da oltre centocinquant’anni dalle popolazioni meridionali.
Problema che la foto, in realtà, ritragga la tragica morte di una bambina libanese, uccisa durante i conflitti che affliggono quel Paese nel 2006:
Morale della favola: occhio alle bufale, internet ne è piena. Se volete studiare la Storia, usate i libri… e quelli scritti dagli storici sulla base di documenti storici!