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Cambiamo il cartello di Maratea Castello!

Da oltre 15 anni il cartello che indica il toponimo sulla cima del monte San Biagio reca la scritta Borgo Castello. Come qualunque conoscitore della storia e del territorio marateota sa, si tratta di un errore. Questo articolo è un appello: correggiamolo!

La cartellonistica marateota.

Tra il 2005 e il 2006 la cartellonistica stradale del nostro paese venne rinnovata. I cartelli relativi alla toponomastica vennero impostati con la scritta Comune di Maratea in alto e il nome della località, più grande, in basso.

Ho sempre avuto il pallino della toponomastica. Ricordo che quando la vidi per la prima volta – avevo 14 anni – rimasi deluso dal fatto che non s’era pensato a rendere graficamente riconoscibile la distinzione tra i nomi delle frazioni individuate all’art. 4 comma 1 dello Statuto Comunale e le altre località. Sì, ero proprio quel tipo di quattordicenne.

Al di là delle mie fisime adolescenziali, la vista del cartello posto a Maratea Castello mi procura tuttora un fastidio simile a quello dovuto a una ciglia nell’occhio. Qui è stato scritto Borgo Castello.

Il nome Castello.

Fatta eccezione per Gorizia e Vetralla (VT), in Italia i toponimi “borgo” e “castello” viaggiano sempre distanti. Il primo indica un insediamento quasi sempre medievale, di piccole dimensioni e spesso privo di cinta muraria. Il secondo indica un maniero, una roccaforte o un nucleo abitato piccolo e fortificato.

I resti dell’antica Maratea Castello.

Proprio quest’ultimo è il nostro caso. L’antica città sulla cima del monte San Biagio, la prima a portare il nome Maratea, è da secoli soprannominata Castello perché fu circondata di mura.

Valga per tutti la celebre citazione dell’abate Giovan Battista Pacichelli (1641-1695): «Più antica è la prima Maratea, chiusa con mura per mille passi e munita di inespugnabili bastioni e vari pezzi di artiglieria, con due porte esposte alla furia dei venti, e le case picciole di un sol quarto, nominandosi volgarmente Castello».

Fino al XIX secolo è sopravvissuto il nome di Maratea superiore nei documenti ufficiali, ma alla fine anche nel linguaggio curiale e amministrativo ha prevalso il nome Castello o Maratea Castello. Vedere per credere le delibere di giunta e consiglio comunale che riguardano la zona, nominata sempre località Castello.

Quanto è sbagliato scrivere Borgo Castello?

Non ho idea di come sia nato il nome Borgo Castello. È possibile che si sia voluto aggiungere il termine Borgo per richiamare l’immaginario turistico dei luoghi medievali e il loro fascino. Più assurda la spiegazione portata da una voce di popolo che circolò nello stesso 2006: la ditta che aveva realizzato i cartelli era di Gorizia e aveva riciclato un cartello goriziano…!

Qual che sia il caso, il toponimo Borgo Castello non è soltanto un errore, ma anche fuorviante. Ciò perché nella toponomastica storica di Maratea il nome Borgo ha indicato un altro luogo!

Il centro storico di Maratea, anticamente noto come “il Borgo”.

Se l’antica Maratea sul monte prese il nome di Castello, il nuovo insediamento a valle ricevette il nome di Borgo per distinzione.

Carmine Iannini (1774-1835), rettore del santuario di S. Biagio e storico cittadino, ci ha tramandato anche le versioni dialettali dei due nomi: Casteddu e Burau.

Il nome Borgo o Maratea Borgo ha avuto però molta meno fortuna del suo omologo. Già a metà del XVI secolo era diventato raro nei documenti, essendo prevalsa l’abitudine di indicare come Maratea essenzialmente il paese a valle e Castello o Maratea Castello quello sul monte.

Cambiamo il cartello!

L’art. 4 comma 4 dello Statuto Comunale prescrive: «la modifica della denominazione delle contrade e frazioni o il trasferimento del capoluogo può essere disposta dal consiglio previa consultazione popolare».

Salvo non mi sia sfuggito, sul cambio del nome non è mai stato attuato quanto prescritto dalla carta fondamentale di funzionamento del nostro Comune. Di conseguenza, quanto scritto sul cartello è semplicemente un errore.

Fortunatamente, gli errori si possono correggere. Io metto a disposizione i materiali d’archivio in mio possesso – qualora fossero necessari – per produrre l’eventuale documentazione a supporto di quanto affermato in questo articolo. Al Comune, alle associazioni e ai semplici Cittadini rivolgo il semplice appello: cambiamo il cartello!

Luca Luongo

Luca Luongo

Io sono Luca e quella a lato è la mia faccia quando provo a rileggere un mio articolo. Nella vita racconto storie: a teatro le invento io, qui le studio dai documenti.

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