La datazione sbagliata della chiesa dell’Addolorata
Nello studio della Storia è frequente imbattersi nei falsi.
Possono essere voluti, cioè documenti creati appositamente per tramandare una versione falsa della storia per proprio tornaconto (si pensi alla Donazione di Costantino) oppure degli errori accidentali che, ricopiati in opere divenute celebri per lo studio, si sono tramandati acriticamente.
È il caso del falso legato alla datazione della fondazione della chiesa dell’Addolorata nel centro storico di Maratea. In tutte le opere storiografiche locali viene datata al 1620, anno inciso su uno dei gradini che conducono alla porta della chiesa.
Ma la chiesa, in realtà, venne costruita durante il 1692 e consacrata il 12 gennaio 1693.
Sul come si è giunti a scoprire il falso e come finora questo s’era fatto strada, ne ha parlato l’amico Francesco Santoro nell’evento Maratea anni ’20, tenutosi proprio nella chiesa dell’Addolorata lo scorso 20 dicembre 2019.
Per gli amanti di Storia locale.
La solita chicca per gli amanti di Storia locale è la trascrizione della pagina del registro della confraternita – a cui fa riferimento Francesco nel video – da cui si evince la reale storia della chiesetta:
«Come si concluse per il Casaleno.
Quali superiori et ufficiali e con chiaritativa unione da ciascheduni tratto accettati e riveriti, si pensò dal mede.mo P. D. Biase Mercadante, e Prefetto, Assistenti, Ufficiali, e fratelli come havessero potuto ritrovare un luogo che fusse stato più atto, e per congruenza del sito, e per la capacità e comodità di fratelli, stante l’anguistia, et incapacità della cappella di Santa Anna, nella quale si trovano detti frati Congregati, e per molto che si discorresse fra essi sopradetti Priore, et Ufficiali, e fratelli, si pensò che nella pubblica piazza, proprio ove si dice la Pietra del Pesce, vi era un casaleno diruto e sporco diviso in due membra, essendosi per il mezzo un muro divisorio, e fattosi scrutinio, si discorse, che detto Casaleno harebbe possuto habilitarsi per uso di farbbricarsi una Chiesa per detta Congregazione, e così fra di essi Priore, Ufficiali e fratelli discorso,e terminato nelle loro menti, per dar principio à loro proponimenti, s’investigò di chi fosse detto Casaleno, così diviso ad effetto di procurarsi con i modi habili da i loro Padroni, mentre in atto non si possideva da niuno, anzi serviva per pubblico mondezaro, e si disse esser del mede.mo D. Biase Farri la metà, e l’altra metà del Sig.r D. Fabio Giordano cantore, onde pensatosi questo sopradetto luogo, e ritrovatisi i loro Padroni, si concluse doversi primieramente parlare, e trattare coi detti Sig.ri D. Biase Farri e Sig. D. Fabio Giordano, a finire havessero con la loro indubitata charità, e pia disposizione conceduta ad essa Congregazione il d. loro luogo ad effetto di fabricarsi, ed eriggere la Chiesa della Beat.ma Vergine intitutlata la Congregatione delle Sette Dolori tutto ciò appuntatosi la medema mattina della Domenica già detta 30 di marzo quando furono eletti i già detti Priori, ufficiali.
Nel medemo giorno dopo pranzo fu trattato il tutto.»