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S. Francesco di Paola è davvero il compatrono di Maratea?

Oggi ricorre la commemorazione di San Francesco di Paola.

Ma è vero essere il compatrono di Maratea?

Sabato 2 aprile 1729 Maratea fu colpita da una scossa di terremoto.

La sismografia storica della Basilicata non ricorda questo evento, la scossa tuttavia dovette essere abbastanza forte, poiché il fatto che non vi fu alcuna vittima o considerevole danno fu considerato opera dell’intervento divino e, in particolare, dell’intercessione di San Francesco di Paola, la cui ricorrenza cadeva proprio nel giorno del terremoto.

La popolazione marateota chiese quindi al sindaco, Nicolò Maria Ginnari, e agli eletti, Antonio Vitale e Nicola Mandese, di convocare, nel giorno seguente, un pubblico parlamento per scegliere come ringraziare il santo. Nei protocolli del notaio di Antonio Mancini fu allegato, all’atto rogato il successivo 5 aprile, il verbale del parlamento. Conservato nell’archivio di Stato di Potenza, così recita: «Die tertia Aprilis 1729. Maratea, et proprie ante Ecclesia Sanctissima Annunciatis, ubi Universitatis ipsa Congregari solet pro Regio Servitio, ac publico Beneficio.
È stato proposto dal magnifico Nicolò Maria Ginnari, Sindaco di questa predetta Città, e suoi Eletti, qualmente maggiormente s’accresca con fervore la Divozione verso il Patriarca S. Francesco di Paola, la cui Gloriosa Statua della Sua SS. Immagine veneratamente si conserva dentro il suo Venerabile Convento eretto in questa Città, mercé da Protezzione; da quale mezzo della sua preziosissima Santissima Intercessione si è degnato in più volte liberarci, ed esentarci dalli Flagelli di Terremoti, ed in particolare ieri giorno della sua Santissima Festività, oltre d’altre infinite Grazie; Perciò ci è paruto, che detto Glorioso Patriarca in Compagnia del nostro Protettore, e Patrone S. Biaggio, si eligga, e stabilisca per Patrone e Protettore della Città suddetta, col solito tributo d’un Cereo di Libre dieci nel giorno della Sua Festività, e che del tutto si debba stipular istrumento avanti la sua Santissima Statua dentro il Venerabile Convento; e che detta Statua debba processionalmente nella Matrice Chiesa, e si processionalmente trasportarsi da detta Matrice Chiesa in detto Venerabile Convento; intendendosi detto Glorioso Patriarca Eletto per Secondo Patrone».

Nelle intenzioni dei convenuti, il santo di Paola sarebbe dovuto divenire il secondo patrono di Maratea. Ma, di fatto, così non è stato: la devozione verso il santo calabrese, seppur forte, non ha mai eguagliato quella di San Biagio!

Allora sarebbe più corretto dire che il San Francesco di Paola è il compatrono della parrocchia di Santa Maria Maggiore, così come, nei secoli successivi, è corretto il tiro anche nei documenti dell’archivio parrocchiale. Dei ceri e dei contributi al Monastero dei Paolotti (oggi Istituto Alberghiero), ovviamente, non rimane neanche la memoria.

Auguri a tutti coloro che festeggiano l’onomastico per devozione a questo santo!

Luca Luongo

Luca Luongo

Io sono Luca e quella a lato è la mia faccia quando provo a rileggere un mio articolo. Nella vita racconto storie: a teatro le invento io, qui le studio dai documenti.

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